Note
Access to this page requires authorization. You can try signing in or changing directories.
Access to this page requires authorization. You can try changing directories.
Approfitto di una domanda giunta via mail circa il boot nativo da VHD per approfondire una funzionalità che, a primo acchito, sembra essere relativa _solo_ alla virtualizzazione: in realtà non è così!
Cerco di spiegarmi meglio con la modalità “Schizofrenia” :-)
Ok, partiamo dalle basi: cosa sarebbe un file VHD?
L’acronimo significa “Virtual Hard Disk” ed è essenzialmente un formato che rappresenta, come dice la parola stessa, un hard disk virtuale. Fino al rilascio di Windows 7 e di Windows Server 2008 R2, per poter utilizzare i file VHD era necessario installare Virtual PC, Virtual Server, Hyper-V oppure l’utility VHDMount (parte di Virtual Server). Win7/WS08 R2, invece, permettono di creare, di leggere/scrivere e persino completare il processo di boot a partire da file VHD.
C’è qualche aggiornamento da installare per abilitare questa funzione su Windows Server 2008/Vista?
La risposta breve è no, anzi: nemmeno tutte le edizioni di Windows 7 supportano il boot da file VHD.
Windows 7 Editions |
Boot from a VHD |
Home Basic |
No |
Home Premium |
No |
Professional |
No |
Enterprise |
Yes |
Ultimate |
Yes |
Starter |
No |
Ok, chiaro; iniziamo a provarli allora: come faccio a creare/utilizzare i files VHD su una macchina Windows 7/Windows Server 2008 R2?
Ci sono un paio di possibilità , andiamo per ordine di semplicità:
- direttamente dallo snap-in “Disk Management”.
- Utilizzando DiskPart da command-line.
Per quanto riguarda il processo di boot, invece, che vantaggi ricavo da questa nuova funzionalità?
Lato IT Pro, i vantaggi si traducono, ad esempio, in un numero minore di immagini da mantenere (es. negli ambienti Virtual Desktop/PC Fisici si potrebbe avere un unico set di immagini generiche VHD); al link citato, inoltre, è possibile trovare altri scenari lato Server (es. Server Provisioning/Server repurposing).
Lato “End User”, invece, penso sia particolarmente vantaggioso in ambito multi-boot (più istanze di Windows 7 (personale/lavoro) oppure Windows 7 e Windows Server 2008 R2): utilizzando il boot da VHD è possibile avere un’unica partizione per tutte le n istanze di OS (con n uguale al numero di VHD contenuti in quella partizione). Senza contare, poi, la praticità di avere l’installazione Windows 7 in un unico file! (Se state pensando a piazzare il VHD su un disco USB esterno, dimenticatelo :)
WOW, lo vorrei provare! Come si fa?
Qui potete trovare la procedura e qui lo screencast di Giorgio Malusardi.
Simone
Approfondimenti e Risorse correlate:
Getting Started with Virtual Hard Disks
Creating, attaching, and detaching VHDs by using DiskPart
Windows 7 - Natively Booting from a .VHD file (Virtual PC image) Cesar de la Torre
Supporto nativo dei VHD in Windows 7 e Windows Server 2008 R2 (Giorgio Malusardi)